Gio. Apr 25th, 2024

PAVIA PER CHERNOBYL Flashmob per i 30 anni

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(Pavia, 23 Aprile 2016) Sono già passati 30 anni dal disastro nucleare di Chernobyl (26 Aprile 1986) a seguito dell’esplosione del reattore 4 della centrale nucleare in Ucraina (allora parte dell’Unione Sovietica), vicino al confine con la Bielorussia; è una realtà ancora viva e gli esiti delle contaminazioni sono ancora ben evidenti a livello sia sanitario, sia sociale. Nell’ambito del programma Černobyl Presente, sono molteplici gli eventi commemorativi organizzati sia in Italia sia all’estero per ricordare il 30° anniversario dell’esplosione della centrale nucleare.

“….“Quando successe l’incidente avevo solo 6 anni ma rimasi colpita soprattutto dalle misure di sicurezza che furono adottate anche qui, sebbene così lontani, consigliarono di non dare il latte ai bambini, di non mangiare l’insalata e altre verdure. Il fatto che se ne parlasse così tanto e con tanta apprensione mi diede subito l’idea della gravità di questo fatto, sebbene non fossi pienamente cosciente di ciò che avrebbe portato negli anni successivi”. (Irene Conti – membro di Progetto famiglie Pavia con Chernobyl ONLUS)

“All’inizio c’era molta confusione soprattutto su quanto fosse realmente successo. Con il passare dei giorni sono state date le prime informazioni e si è capito il danno reale. Poi un sacco di informazioni, a volte anche le più disparate, e si sperava non piovesse, così le radiazioni non sarebbero scese sulla terra. Sulle misure da adottare, niente frutta e verdure fresche, niente latte. Poi, con il passare delle settimane più niente. Ognuno diceva la sua ma il grosso problema è che nessuno era veramente preparato ad affrontare un disastro del genere. A me ha colpito molto il fatto che la vita di molte persone sarebbe cambiata e non sarebbe più stata come prima. Chi utilizzava gli impianti non ha minimamente pensato alle conseguenze.” (Maria Assunta Zanetti – vice presidenteProgetto famiglie Pavia con Chernobyl ONLUS)” (Fonte: LA GESTIONE COMUNICATIVA DI UNA CATASTROFE E DELLA MOBILITAZIONE SOLIDALE: IL CASO DI CHERNOBYL Tesi di laurea di Riccardo Bertoloni – anno accademico 2011-2012)

Il 23 Aprile 2016 si terrà in Piazza della Vittoria a Pavia un evento/performance seguito da un flash-mob per ricordare il trentennale, che offrirà l’occasione per riportare all’attualità il tema del rischio nucleare.

chernoIl programma delle celebrazioni ha come principali finalità quella di sensibilizzare i cittadini e di mantenere vivo, anche nelle nuove generazioni, il ricordo della tragedia che ha colpito nel 1986 i paesi dell’Est Europa: Bielorussia, Ucraina, Russia e, a causa della direzione dei venti, conseguentemente al fall-out nucleare, anche l’Europa Occidentale. Ulteriore obiettivo, certo non secondario, è quello di promuovere la cultura dell’accoglienza, della solidarietà e della cooperazione.

Più in particolare, gli obiettivi delle manifestazioni e degli eventi commemorativi si sostanziano nei tre seguenti punti, punti che coincidono con gli scopi della nostra Organizzazione di Volontariato (OdV) che ogni anno accoglie in famiglia minori provenienti dalle zone contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl, per il loro risanamento terapeutico e per garantire loro migliori prospettive di vita:

  • rinnovare l’attualità del problema Chernobyl;
  • confermare la valenza intrinseca dell’ospitalità terapeutica;
  • rilanciare i progetti di accoglienza allargando la base delle famiglie.

Le iniziative e le manifestazioni si articoleranno in tre momenti, coordinati a livello nazionale da Verso Est ONLUS:

  • CONOSCERCI – 30 Incontri per Chernobyl: ciclo di incontri nelle scuole alla presenza di ragazzi, insegnanti e genitori;
  • MUOVERCI – 30 Piazze per Chernobyl: Nel pomeriggio di sabato 23 aprile 2016 diverse piazze italiane saranno animate dai flash mob simultanei pianificati dai comitati locali dell’Associazione di volontariato Verso Est Onlus;
  • ESSERCI – 30 Fiori per Chernobyl: delegazione dell’OdV, programmata per fine Aprile con celebrazioni nei diversi villaggi di provenienza dei bambini accolti e visita alla centrale di Chernobyl.

“A trent’anni dall’esplosione, nonostante l’evacuazione di parte della popolazione, sono ancora numerose le famiglie costrette a vivere nelle zone contaminate – dichiara Maurizio Terzi, Presidente di Verso Est –. I bambini nell’età dello sviluppo sono i più esposti agli effetti micidiali delle sostanze radioattive che, assorbite dall’organismo giorno dopo giorno attraverso l’aria e l’alimentazione, possono provocare gravi malattie, spesso tumorali. Il mese di ospitalità – continua il Presidente – consente ai bambini di ridurre di circa il 50% la radioattività assorbita ed aumentare considerevolmente la «speranza di vita». La commemorazione dei 30 anni di Cernobyl – conclude il Presidente – vuole essere l’occasione per dimostrare l’attualità del problema e confermare la valenza intrinseca dei progetti d’accoglienza terapeutica.” (Fonte: estratto dal Comunicato stampa Verso Est ONLUS – Bergamo 20 aprile 2016)

FOCUS PAVIA

PROGRAMMA CONOSCERCI: 30 incontri per Chernobyl
Ciclo di incontri nelle scuole alla presenza di ragazzi, insegnanti e genitori (Istituti Copernico, Casorati, Carducci di Pavia) e partecipazione a Energiadi 9/4/2016 – c/o Scuola Carducci.

PROGRAMMA MUOVERCI: 30 Piazze per Chernobyl
Flash mob in Piazza della Vittoria il pomeriggio del 23 aprile 2016
A questo link l’evento su facebook.
Alcune delle Organizzazioni di Volontariato coinvolte, San Genesio e Villanterio, organizzeranno eventi preparatori, in vista del flash mob, al fine di raccogliere pubblico e adesioni per l’evento principale a Pavia.

cherProgramma del 23/4
h. 15,00 – 19,00: presidio con sei gazebo, uno per ciascuna delle ONLUS coinvolte: info flash mob, distribuzione magliette e flyer;
h. 17,30 – 18,29: intrattenimento con saggi di danza e lettura di brani tratti dalle opere del premio Nobel Svetlana Aleksievic;
h. 18, 30: flashmob –ABBRACCI – della durata di 1 minuto;
h. 18,31 – 19,00: aperitivo.
Presenta: Federica Bosco
In occasione del flash mob verrà distribuita, presso i gazebo, la maglietta commemorativa.

 

 

 

PROGRAMMA ESSERCI: 30 Fiori per Chernobyl
Delegazioni delle Organizzazioni di Volontariato pavesi in visita in Bielorussia e alla centrale di Chernobyl;
incontro coi bambini delle regioni colpite dal disastro nucleare;
incontro con le autorità della città di Chechersk finalizzata a verificare e valutare progetti di cooperazione;
visita commemorativa a Chernobyl il 27 aprile 2016;
visite a famiglie bambini accolti in anni precedenti.

“…..La crisi dell’URSS e il regime antidemocratico in Bielorussia hanno portato negli anni ad un aumento dell’abbandono dei minori in strutture, alla disgregazione di molti nuclei familiari, all’aumento dell’alcolismo, ecc… Chi ha avuto modo di recarsi in Bielorussia ha potuto constatare queste situazioni di difficoltà, ma anche il grande cuore della gente, disponibile, ospitale, generosa; tuttavia occorre fare attenzione e non generalizzare.

Ecco il racconto di Irene Conti:
“Mi sono recata in Bielorussia nel 2007 con i miei genitori. Precisamente ero a Polesjie un piccolo villaggio nell’estremo sud est bielorusso. Una volta arrivati al villaggio, dopo più di un’ora in macchina in 7, l’impatto è stato forte. È una dimensione incredibilmente diversa, si potrebbe dire arretrata ma a me non piace come parola. Si è sbalzati in un mondo dai ritmi molto più lenti (il villaggio di cui parlo è situato in aperta campagna, quindi chi è andato in città avrà avuto un’esperienza molto diversa), la fatica quotidiana per queste persone è tanta ma il tempo scorre più lentamente. L’ospitalità che abbiamo ricevuto è stata incredibile, hanno fatto davvero di tutto per noi, anche i nonni hanno insistito per poterci ospitare e spiegare e raccontare tutto ciò che concerneva le loro attività. Ho purtroppo costatato che il problema dell’alcolismo è molto presente, la bambina infatti spesso mi faceva un gesto per indicarmi i bevitori ed erano davvero numerosi. Sono tornata a casa con una valigia molto pesante, ero stracarica di emozioni; è stato decisamente il viaggio più emozionante della mia vita”. (Irene Conti – membra di Progetto famiglie Pavia con Chernobyl ONLUS)” (Fonte: LA GESTIONE COMUNICATIVA DI UNA CATASTROFE E DELLA MOBILITAZIONE SOLIDALE: IL CASO DI CHERNOBYL Tesi di laurea di Riccardo Bertoloni – anno accademico 2011-2012)

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Al fine di meglio valorizzare e massimizzare l’effetto mediatico e la visibilità delle iniziative in programma, nonché rafforzare i valori universali dell’ospitalità, dell’accoglienza e della cooperazione, il Comune di Pavia il Comune di San Genesio e il Comune di Villanterio hanno concesso il patrocinio per le varie manifestazioni promosse dalle associazioni pavesi e un contributo organizzativo-finanziario.
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Organizzazioni di Volontariato titolari delle iniziative
Progetto Famiglie Pavia con Chernobyl (Pavia)Comitato San Genesio per Chernobyl (San Genesio ed Uniti)Comitato Villanterio per Chernobyl – dedicato a Veronica (Villanterio); Comitato Pavia per Chernobyl (Pavia); Comitato Lomellina per Chernobyl (Mortara)Una Rana per Chernobyl (Sartirana Lomellina).

Enti e Istituzioni patrocinanti e contribuenti a livello organizzativo e finanziario
Comune di Pavia; Comune di San Genesio ed Uniti; Comune di Villanterio.

Patrocinio
Sisterr – Sistema Territoriale Pavese per la Cooperazione Internazionale; CONI.

Sponsorizzazioni:
Campus Party.

Collaborazioni
Verso Est Onlus (coordinamento nazionale);    CSV Centro Servizi Volontariato Pavia; AIESEC; Circolo Culturale Russo.

Scuole di danza e Enti sportivi
Libertas; Idea Danza; Idea Latina; Cavadanza; Professione Danza; Ilaria Dance Dream; MC 360; Ticinum.

Fonte: CSV Pavia

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