Gio. Apr 18th, 2024

CVP 407Multata ambulanza, trasportava organi

Foto all’autovelox di Carbonara: 140 km orari, verbale da 1.110 euro. Si apre il contenzioso con la Provincia

PAVIA. Il sensore rileva una velocità di 140 chilometri orari e l’autovelox fa il suo “dovere”, scattando la foto. Verbale di 1.110 euro – perché oltretutto è notte e quindi la sanzione è più alta – e dieci punti in meno sulla patente all’automobilista. Fin qui nulla di strano. Se non che l’auto in questione, multata il 28 marzo alle 23,46 mentre sfrecciava a tutta velocità sulla ex statale dei Cairoli, a Carbonara, è una vettura della Croce Verde di Pavia adibita al trasporto degli organi e diretta, quella sera, all’ospedale di Vigevano, per un intervento di emergenza. E ora si è aperto un contenzioso con la Provincia, che ha la competenza su quella strada e gestisce i verbali dell’autovelox. L’iter per la cancellazione della multa si sta infatti dimostrando più complesso del previsto. Perché nella foto scattata dall’apparecchio l’auto non è del tutto riconoscibile. La Croce Verde si è rivolta a un avvocato, che a sua volta ha inviato una lettera all’ente provinciale per chiedere l’annullamento della sanzione. Alla richiesta è stata allegata anche una dichiarazione del San Matteo, firmata da Paolo Geraci, responsabile del centro trapianti. Proprio per il Policlinico, infatti, la Croce Verde stava effettuando il trasporto: in quelle ore era in corso, all’ospedale di Vigevano, un intervento di multiprelievo di organi. Un’operazione importante e delicata. E di certo urgente. «Parliamo di interventi che viaggiano sui minuti, dopo la tempestività è tutto –dice Geraci –. A volte, in alcuni casi, è necessario procurarsi del materiale in tempo breve e la velocità del trasporto è fondamentale».

La Provincia ha preso atto della lettera e ha proposto di sottoporre la richiesta al prefetto, che dovrà archiviare il procedimento. «Dalle foto di solito riconosciamo subito i mezzi di emergenza, come le ambulanze, e i verbali vengono subito cancellati –spiega il comandante della polizia provinciale Mauro Maccarini –. In caso contrario, se il veicolo non è riconoscibile all’esame della fotografia, la sanzione viene inoltrata. Poi, se ci sono motivi di emergenza, si fa in tempo a valutarlo. Occorre dimostrare che questi motivi esistono, ma in questo caso mi sembra di capire che la giustificazione c’è e quindi il prefetto archivierà il procedimento. Noi non faremo certo opposizione». L’autovelox, d’altra parte, è programmato per rilevare le infrazioni legate alla velocità. Sulla ex statali, salvo casi particolari, il limite è di 90 chilometri orari e la Punto della Croce Verde andava a 140 all’ora. «La macchinetta non può sapere che automobile è – dice l’assessore provinciale Francesco Brendolise –. L’autovelox registra i passaggi, che vengono scaricati e poi verbalizzati. Se ci sono le condizioni la sanzione viene annullata. L’agente non può cancellare una multa emessa, che deve sempre essere valutata. Alla fine, comunque, viene sempre applicato il buon senso e anche in questo caso sarà così».

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